Luigi Scordamaglia (Eat Europe): “Il nostro obiettivo è salvare la filiera agroalimentare”

2022-12-14T10:26:35+02:0014 Dicembre 2022 - 10:23|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , |

Roma – Con l’obiettivo di salvare il comparto agroalimentare da chi vuole smantellarne la produzione, Eat Europe si pone come voce di rappresentanza dell’intera filiera Ue a Bruxelles. Il nuovo sodalizio – istituito su iniziativa di Coldiretti, Filiera Italia e Farm Europe (leggi qui) – nasce infatti per essere l’interlocutore numero uno per parlare alle istituzioni europee e risolvere le principali sfide che coinvolgono il settore. Il presidente Luigi Scordamaglia, in un’intervista rilasciata al quotidiano Italia Oggi, spiega: “Le battaglie in campo agroalimentare oggi si giocano a Bruxelles. Qui dobbiamo parlare con una sola voce come settore alimentare europeo”. Molte le sfide che il comparto è chiamato ad affrontare. “Sul versante interno c’è la transizione del settore verso un modello green che qualcuno vorrebbe utilizzare per trasformare l’Europa in un giardino improduttivo […]. Sul fronte esterno vediamo dinamiche mondiali che rischiano di mettere l’Ue in una posizione molto decentrata. Quest’anno 73 paesi hanno imposto divieti all’export: serve quindi autosufficienza produttiva, senza sfociare nell’autarchia”. Il primo dossier che affronterà con urgenza Eat Europe è il contrasto totale al cibo sintetico. Ma sono molte le battaglie che il nuovo soggetto di rappresentanza è già pronto a combattere: dai nuovi target sui fitofarmaci, al paragone delle emissioni delle stalle con quelle delle grandi fabbriche, dai negoziati tesi a siglare accordi bilaterali squilibrati dannosi per la filiera produttiva europea alle nuove proposte sul packaging che avvantaggiano il riuso azzerando decenni di investimenti sul riciclo.

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