Materie prime in ribasso. Si arresta la corsa dei prezzi, dai cereali alla benzina

2022-08-10T11:14:09+02:009 Agosto 2022 - 10:31|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , , |

Milano – Dopo una corsa che sembrava inarrestabile, i prezzi delle materie prime, alimentari e non, mostrano segnali in controtendenza. A luglio, l’indice complessivo delle commodities è sceso dell’8,6% sul mese precedente. Una discesa trainata dal forte calo dei prezzi degli oli vegetali (-19,2%) e dei cereali (-11%), senza tralasciare i cali più contenuti segnati da zucchero, prodotti lattiero caseari e carne. L’indice rimane, però, superiore allo stesso periodo del 2021. A renderlo noto è l’ultimo report Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Solo a luglio, il prezzo del grano è sceso dell’8,8%, da 1.300 dollari a bushel (circa 36,3 lt) a 780 dollari. A incidere sul calo, l’accordo internazionale raggiunto a fine luglio per l’esportazione di cereali dai porti dell’Ucraina attraverso i corridoi nel Mar Nero (leggi qui). Nel complesso, 305mila tonnellate tra cereali, grano e altri prodotti alimentari sono state spedite grazie all’accordo. Tra questi, anche l’olio di semi, per il quale è previsto l’arrivo in Italia di circa 6mila tonnellate intorno al 10 di agosto. Un approvvigionamento che potrebbe avere un risvolto positivo sui prezzi al cliente finale. In flessione, poi, anche i prezzi del carburante sulla scia del calo del petrolio. Che dopo i picchi di marzo (130 dollari al barile), si attesta ora a 96,09 dollari al barile per il Brent (estratto nel Mar del Nord) e a 90,15 sul Wti, West Texas Intermediate (prodotto in Texas).

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