• Putin

McDonald’s, Kfc, Pizza Hut e Starbucks chiudono i locali in Russia. Resta aperto Burger King

2023-02-08T10:12:28+02:0010 Marzo 2022 - 14:45|Categorie: Mercato|Tag: , , , |

Mosca (Russia) – A seguito delle forti pressioni ricevute sui social di tutto il mondo, che chiedevano alle aziende di schierarsi contro il conflitto, anche le catene di ristorazione McDonald’s, Kfc e Pizza Hut, così come le caffetterie Starbucks hanno annunciato che chiuderanno, temporaneamente, i propri locali in territorio russo. La decisione segue quella pressa dalle aziende dell’industria alimentare (leggi qui) e beverage (leggi qui). La prima è stata McDonald’s, che ha ceduto all’appello dei social, dove dilagava l’hashtag #BoycottMcDonalds, e alle richieste del Common Retirement Fund, uno dei più grandi fondi pensionistici degli Stati Uniti. La catena ha annunciato la chiusura (temporanea) di 850 dei suoi punti vendita in Russia, finora rimasti operativi nonostante l’invasione dell’Ucraina. A seguire, anche Kfc e Pizza Hut hanno deciso di bloccare temporaneamente parte delle proprie operazioni sul territorio. L’annuncio è stato dato direttamente da Yum! Brands Inc, società madre dei due marchi sopracitati, che afferma anche di aver sospeso gli investimenti in Russia e chiuso 70 ristoranti Kfc e tutti quelli a insegna Pizza Hut. Infine, anche Starbucks ha spiegato che abbasserà le serrande dei suoi 130 locali in franchise sparsi tra Russia e Ucraina. Kevin Johnson, Ceo del colosso delle caffetterie, ha annunciato che l’azienda fornirà supporto ai circa 2mila dipendenti che vivono in territorio russo. Rimarrà invece aperto Burger King, con i suo 800 franchise sul territorio: pur avendo condannato la decisione della Russia, ha infatti deciso di proseguire le attività con l’intento di devolvere i ricavi a sostegno dei rifugiati ucraini e delle associazioni umanitarie.

Torna in cima