Mele Val Venosta (2): la difesa del Consorzio

2023-03-22T09:43:37+02:0022 Marzo 2023 - 09:43|Categorie: Bio, Ortofrutta|Tag: , , |

Terlano (Bz) – “I dati sono stati forniti solo da alcuni produttori e di conseguenza non possono essere considerati rappresentativi della realtà altoatesina”. È la risposta di Anna Oberkofler, direttrice Consorzio Mela Alto Adige, commentando i dati pubblicati dall’Istituto ambientale di Monaco di Baviera che accusano un alto uso di pesticidi nelle coltivazioni delle mele della Val Venosta (leggi qui). “I dati pubblicati risalgono al 2017 e sono quindi datati. In ogni caso non infrangono alcuna normativa né le indicazioni o i requisiti richiesti dagli operatori commerciali. Nel 2017, il numero effettivo di trattamenti eseguiti dai produttori dell’intera Val Venosta è risultato pari a 21 (bio) e a 20 (Agrios). Le informazioni si riferiscono al numero di trattamenti effettuati in produzione bio e in produzione integrata nel territorio controllato dal Vip nel 2017”. E sulla questione dell’uso di fitosanitari nella produzione biologica, il Consorzio ribadisce come “il ricorso ai fitosanitari sia imprescindibile dato che i frutticoltori sono obbligati a produrre alimenti sani. All‘utilizzo dei fitosanitari non è possibile rinunciare, posto che le sostanze attive contribuiscono a mantenere sani i frutti e le piante e a garantire così la raccolta. Anche in produzione bio l’impiego dei fitosanitari (ammessi in questa modalità di produzione) è necessario”.

 

Torna in cima