Napoli – Un sistema di pratiche illecite, messe in atto da allevatori, produttori e rivenditori, tra le province di Caserta e Napoli, è stato scoperto da un’indagine della Guardia di finanza. Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero utilizzato, per produrre mozzarella di bufala campana Dop, latte con soda caustica, per mascherarne l’invecchiamento, e latte proveniente da allevamenti con animali malati di tubercolosi. Cinque gli indagati finiti agli arresti domiciliari. Si tratta di Salvatore e Luca Bellopede di Marcianise, amministratori dell’azienda Bellopede e Golino; Vincenzo e Antonio Croce, amministratori dell’azienda Casearia Sorrentino; Gennaro Falconiero, amministratore del Caseificio San Maurizio di Frattaminore (Na). Sequestrati anche i tre caseifici coinvolti nell’inchiesta. Divieto di esercizio dell’attività per sei mesi, inoltre, per altre cinque persone: gli allevatori Marcellino, Cecilia e Carmine Crispino, Anna Altieri e il procacciatore d’affari belga Antony Ciervo. Tra i reati contestati, quello di adulterazione del latte utilizzato nel ciclo produttivo, di commercializzazione di prodotti alimentari potenzialmente nocivi per la salute e di contraffazione della Dop. Le aziende coinvolte nell’inchiesta, infatti, avrebbero utilizzato il marchio Dop nonostante producessero le mozzarelle anche con il latte vaccino, peraltro spesso inacidito per invecchiamento.
Mozzarelle con latte avariato e soda caustica: sequestrati tre caseifici tra Napoli e Caserta
RepartoGrafico2017-02-13T09:56:26+01:0013 Febbraio 2017 - 09:56|Categorie: Formaggi|Tag: bellopede e golino, casearia sorrentino, caseificio san maurizio, caserta, contraffazione, mozzarella bufala campana, Napoli|
Post correlati
-
Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha tarato i martelli per la tradizionale battitura
7 Dicembre 2023 - 09:06 -
Direttiva sulle emissioni industriali (2): il plauso di politica e associazioni
29 Novembre 2023 - 17:09