Nomisma, Scandinavia: le opportunità per l’export di prodotti agroalimentari bio

2023-01-27T13:31:29+02:0027 Gennaio 2023 - 13:31|Categorie: Bio, Mercato|Tag: , , |

Bologna – Paolo Carnemolla, segretario generale FederBio, ha introdotto l’incontro ‘Internazionalizzazione del bio made in Italy: focus Scandinavia’: messe a tema le opportunità per il mercato biologico italiano in Scandinavia, con particolare attenzione per il vino bio. L’evento rientra nel progetto Ita.Bio, piattaforma con dati e informazioni utili per l’internazionalizzazione dei prodotti biologici italiani, promossa da FederBio Servizi e Ice, a cura di Nomisma.

È emerso che, benché la Germania continui a rappresentare il punto di riferimento per le esportazioni del bio, Svezia e Danimarca rappresentano uno sbocco interessante per l’export italiano di prodotti biologici. Si tratta di Paesi con una popolazione piccola (10,7 milioni di abitanti la Svezia e 5,9 milioni di abitanti la Danimarca), ma con un reddito pro capite molto alto (tra i 50 e i 60 mila dollari circa, a fronte dei 40 mila italiani). Dal 2010 al 2020 (tralasciando la stagnazione degli ultimi anni), il mercato del bio è cresciuto in queste zone del 173% (Svezia) e del 183% (Danimarca), per giri di affari da oltre 2 milioni di euro. Nel 2020 il bio è arrivato a pesare l’8,7% in Svezia e il 13% in Danimarca sul mercato dell’alimentare (rispettivamente +4,6% e +6,4% dal 2010). All’interno di questo giro d’affari, l’Italia occupa già una posizione importante, trovandosi dopo la Danimarca in Svezia, e dopo la Germania in Danimarca. In entrambi i Paesi, il 21% degli abitanti ritiene che dall’Italia provengano i prodotti Bio di maggior qualità.

Nella percezione dei consumatori scandinavi, l’Italia è al primo posto per la qualità dei vini, e per il 22% degli intervistati il bio è la prima scelta nell’acquisto del vino. Il bio è arrivato a occupare il 25% delle vendite totali del comparto vini (+15,1% dal 2014 al 2021, per un valore di 586 milioni di euro).

Torna in cima