Operatori della filiera della Mozzarella di Bufala accusati da associazioni agricole di pratiche sleali. La replica del Consorzio

2024-10-16T11:44:35+02:0016 Ottobre 2024 - 11:44|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , , , |

Caserta – Negli ultimi giorni, gli operatori della filiera della Mozzarella di Bufala Campana Dop sono finiti nel mirino di alcune associazioni agricole. Coldiretti, Cia e Confagricoltura hanno infatti accusato caseifici, cooperative e strutture che si occupano della raccolta del latte di inviare “comunicazioni alle aziende di disdetta dei contratti o di mancato rispetto dello stesso con ribasso dei prezzi”, come si legge in una nota di Coldiretti Napoli. Inoltre, David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio, ha parlato di “notevoli giacenze di latte di bufala e di cagliate, anche provenienti da altri Paesi, il cui illecito impiego costituisca la ragione di alterazione dei prezzi alla stalla”.

Pier Maria Saccani (foto), direttore del Consorzio di tutela, contattato da Alimentando, ha così commentato la vicenda: “Le accuse mosse, innanzitutto, riguardano aspetti differenti. Partiamo dal primo: la disdetta contrattuale. Nel settore bufalino, per prassi, i contratti di acquisto del latte vengono rinnovati tacitamente di anno in anno, salvo disdetta 60 giorni prima della loro scadenza”, precisa Saccani. “Visto che i prezzi del latte erano in crescita, negli ultimi sei-sette anni, erano gli allevatori stessi a recedere per rinegoziare. Sono iniziative nella norma”. E prosegue: “Il secondo aspetto riguarda invece le modifiche unilaterali ai contratti di fornitura che, naturalmente, non possono e non devono essere fatte. Il Codice Civile e le norme di settore identificano una serie di pratiche che non possono essere commesse dalla parte acquirente. Qualunque infrazione dovesse essere commessa dovrà essere perseguita. Non spetta al Consorzio o a un’associazione fare giustizia”.

 

L’intervista completa a Pier Maria Saccani sarà pubblicata nella newsletter di Formaggi&Consumi di venerdì 18 ottobre.

 

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