Milano – “Con le nuove norme Ue sul packaging, a rischio c’è il 60-70% del nostro fatturato, con la forza lavoro collegata”. A lanciare l’allarme al Sole 24 Ore Mauro Salini, presidente di ProFood, gruppo di produttori imballaggi per alimenti freschi associati a UnionPlast, con un fatturato da 1,5 miliardi di euro (leggi qui). In attesa del voto del Parlamento Ue al testo, fissato per il prossimo 24 aprile, il Regolamento sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio (Ppwr) torna a far discutere. “Il documento vieta imballaggi in plastica per ortofrutta e Horeca a partire dal prossimo 1° gennaio 2030”, sottolinea Salini al Quotidiano di Confindustria. “E sapremo quali saranno le liste di prodotti banditi tra almeno due anni, quando saranno divulgate le linee guida, e saranno specifiche per ogni paese. Un elemento molto grave che va contro l’unità del mercato e diventerà difficile da gestire”. A subire i divieti più stringenti, stando al presidente di ProFood, il packaging in plastica: “Crediamo che verrà seguita la lista francese (leggi qui), l’unica al momento in Europa. Su questo abbiamo calcolato la perdita di fatturato. Le nostre aziende del mondo ortofrutta sono strutturate per la plastica. Se questa viene vietata, non c’è alternativa”.
Packaging alimenti freschi, Salini (ProFood): “A rischio il 70% del nostro fatturato con le nuove norme Ue”
RepartoGrafico2024-04-05T10:35:28+02:005 Aprile 2024 - 10:35|Categorie: Ortofrutta, Tecnologie|Tag: 70% del fatturato, mauro salini, packaging alimenti freschi, profood|
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