Roma – Atteso da gennaio, è stato finalmente formalizzato il piano di rilancio della Centrale del Latte di Roma. Ricordiamo infatti che nell’autunno 2023 il gruppo Lactalis ha riconsegnato il 75% delle quote a Roma Capitale, che deteneva già il 6,7%, ed è dunque tornato socio di maggioranza assoluta con l’81,73%. L’uscita dei francesi ha però privato la Centrale di tutto il lavoro che veniva commissionato da Parma. La produzione annuale si è dunque contratta del 37%, con la perdita di 25 milioni di euro di fatturato, su un volume d’affari pari a 100 milioni. Tra le misure di razionalizzazione, l’azienda ha posto in essere una decina di prepensionamenti e il riassorbimento di 21 dipendenti attraverso l’internalizzazione di servizi prima demandati all’esterno (approvvigionamento, confezionamento, area ecologica e portierato). Ora Centrale del Latte di Roma trasforma circa 55 milioni di litri, che provengono da 106 allevamenti (53 in provincia di Roma, 27 di Viterbo, 13 di Frosinone e 13 di Latina). Il prodotto viene attualmente distribuito a circa 5mila attività, 3mila pubblici esercizi (bar, ristoranti e gelaterie). In ragione del forte consumo del prodotto legato al canale Horeca (a Roma si stima che ogni giorno si bevano non meno di 120mila litri di latte fresco e oltre un milione di cappuccini e bevande al caffè) è stato siglato un accordo con Fipe Confcommercio, per incentivare il consumo del prodotto a marchio Centrale del Latte. Da gennaio arriverà nei punti vendita una nuova mozzarella a marchio Centrale del Latte e proseguirà grazie ai fondi garantiti dal Pnrr lo sviluppo di yogurt e latte sterilizzato.
Per il rilancio Centrale del Latte di Roma punta su pubblici esercizi e su una mozzarella
federico2024-10-31T08:35:18+02:0031 Ottobre 2024 - 08:35|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: Centrale del Latte di Roma, lactalis, roma|