Pescara – Presentati i risultati del progetto “Spumanti Abruzzo Dop”, sviluppato da Università di Teramo, Crivea e Codice Citra. Obiettivo: verificare l’attitudine di cinque vitigni autoctoni abruzzesi (Cococciola, Montepulciano, Montonico, Passerina e Pecorino) alla produzione di vini spumanti Metodo Classico nell’ambito della nuova Dop Abruzzo. “A nove mesi dalla presa di spuma i risultati del lavoro svolto fin qui, Pecorino, Montonico e Montepulciano si confermano vitigni autoctoni a indole spumantistica con il Metodo Classico; questo è l’esito del consumer test effettuato nelle province abruzzesi dalle delegazioni Ais Abruzzo” spiega Lino Olivastri, enologo responsabile del progetto per Codice Citra. Davide Dias, enologo Crivea aggiunge: “Altra importante acquisizione del progetto è la consapevolezza che il tempo minimo di 36 mesi (48 nel caso in cui si menzioni l’annata della vendemmia in etichetta) previsto dal disciplinare della Dop Abruzzo sembra eccessivo: già dopo nove mesi dalla presa di spuma si percepiscono nettamente le caratteristiche dei rispettivi vitigni, in armonia con le note tipiche del Metodo Classico”. A questa considerazione, ne segue un’ulteriore, come evidenzia Olivastri: “Sembra doveroso fare notare che le tipologie di spumante previste nel disciplinare dovrebbero essere ampliate, inserendone altre due: Brut nature, detto anche Pas dosé o Dosaggio zero, con zucchero inferiore a 3 g/l, e Extra Brut, cioè con zucchero fra 0 e 6 g/l”.
Progetto “Spumanti Abruzzo Dop”: i risultati
RepartoGrafico2023-06-13T14:59:17+02:0030 Novembre 2015 - 12:59|Categorie: Vini|Tag: Cococciola, Codice Citra, Crivea, Lino Olivastri, montepulciano, Montonico, Passerina, pecorino, Spumanti Abruzzo Dop, Università di Teramo|