Sermide (Mn) – Il portale Teseo by Clal scrive di una “riscossa del Prosciutto crudo Dop” nel trimestre fra settembre e novembre 2024. Si registrano infatti consumi tendenziali del +1,8% (a ‘peso imposto’ il dato raggiunge il +2,9%), mentre diminuiscono i consumi di prosciutto crudo non Dop (-0,3%).
Per quanto riguarda la carne suina fresca, sempre nel periodo settembre-novembre, viene rilevato un incremento delle vendite in Gdo dello 0,3%, con un +4,7% nel segmento del peso imposto.
“Difficile affermare se si tratta di una ripresa più strutturata oppure solo un lampo. Sicuramente le tendenze future legate ai prezzi, all’andamento dell’inflazione e al potere di acquisto delle famiglie saranno variabili da considerare. Così come l’immagine della carne rosa e dei salumi. Demonizzare il mondo del suino anche nel futuro, come purtroppo è già avvenuto, sarebbe un grave errore, perché la tradizione suinicola italiana significa cultura, tradizione e la qualità organolettica dei prodotti è di gran lunga migliorata rispetto al passato (a partire dalla riduzione delle percentuali di sale)”, spiegano ancora gli analisti di Clal.
Volumi in crescita, infine, anche per la carne bovina e quella avicunicola, con incrementi a volumi rispettivamente dell’1,2% e del 2,7% rispetto allo stesso trimestre del 2023.