Roma – “L’altra faccia, meno nota ai consumatori, della stessa medaglia”. Con queste parole Sace, gruppo attivo nell’export credit, ha definito il settore delle tecnologie alimentari in relazione al successo registrato dal food & beverage italiano oltre i confini nazionali. Il ruolo chiave delle aziende produttrici di macchinari per la creazione di tre specialità – pasta, vino e formaggi – viene ampiamente descritto nel report “Di che pasta è fatto l’export italiano? Quando l’alimentare e le macchine fanno sistema”. Un binomio che, secondo lo studio, potrebbe generare oltre 400 milioni di euro di export aggiuntivo entro il 2019. Nel dettaglio, lo studio esamina i risultati del comparto in quattro destinazioni ad alto potenziale: Usa, Cina, India e Messico. Nel 2015 l’Italia ha esportato macchinari per oltre 3 miliardi di euro, con una crescita del 6,3%. I macchinari alimentari, che pure rappresentano una quota modesta del totale della meccanica strumentale italiana nel mondo (circa il 4%) sono stati tra quelli con una crescita più sostenuta: +2,7%.
“Quando l’alimentare e le macchine fanno sistema”: presentato l’ultimo rapporto Sace
federica2016-10-17T13:55:47+02:0017 Ottobre 2016 - 13:55|Categorie: Formaggi, Pasta e riso, Tecnologie, Vini|Tag: export, meccanica alimentare, sace|
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