Roma – Dopo le accuse sollevate dal programma Report (leggi qui), le risposte di Fileni non si sono fatte attendere. E per prima cosa sono state contestate la validità e la liceità dei filmati mostrati in Tv: si tratta di immagini estrapolate da qualunque contesto, e, tra l’altro, impossibili da ricondurre a Fileni. Ma, pur ammettendo che alcuni operatori abbiano deciso di uccidere i polli nella maniera mostrata dal servizio, l’azienda fa notare che si tratterebbe di una violazione del codice di comportamento, punibile con sanzioni. Inoltre, il caso dei 280 polli uccisi in un solo giorno va ricondotto ad un evento eccezionale di diffusione di una malattia.
A proposito dei polli che, secondo Report, sarebbero tenuti al sempre al chiuso, l’azienda spiega che non è possibile definire un’età specifica in cui gli animali divengono adatti a rimanere all’aperto. Per questo è possibile che d’estate i capi siano lasciati all’esterno degli edifici fin da pulcini, mentre d’inverno è bene che rimangano più spesso al chiuso. Riguardo l’alimentazione che contiene Ogm, invece, l’azienda spiega che viene utilizzata solo negli allevamenti convenzionali, o per quelle carni che vengono vendute senza il marchio Fileni. Ancora, Fileni assicura che le regole sull’illuminazione a la luce naturale vengono rispettate, così come quelle che definiscono i limiti per l’impatto ambientale dei suoi allevamenti. I rilevamenti di emissioni di ammoniaca nell’aria a cui Report fa riferimento nel suo servizio, nello specifico, sarebbero stati fatti con metodi del tutto inadeguati.
Fileni, insomma, garantisce il rispetto di tutte le norme e la qualità dei suoi prodotti. L’operato di Report, come si legge nella lunga lettera dell’azienda, si basa su “pregiudizi” e “osservazioni parziali ed episodiche”. Insomma, si tratterebbe di “un servizio che, rimproverando a Fileni circostanze false o del tutto insignificanti, pregiudica gravemente la credibilità di un’azienda virtuosa”. La risposta completa può essere consultata cliccando qui.