Riso: nel 2021, in Italia, aumentano le superfici coltivate. Frena l’import

2021-06-29T10:20:31+01:0029 Giugno 2021 - 10:20|Categorie: Grocery, Pasta e riso|Tag: , |

Roma – Secondo le prime indicazioni fornite dall’Ente risi, quest’anno le superfici nazionali di riso cresceranno di 2mila ettari (+1% circa rispetto alla scorsa campagna) arrivando a coprire 230mila ettari totali. Gli investimenti dei risicoltori sono quindi aumentati. Questo grazie al buon andamento dei consumi (che dovrebbe proseguire anche dopo il picco registrato nel lockdown) e dei prezzi con il mercato (che, negli ultimi 12 mesi, ha beneficiato del rallentamento dell’import a causa delle restrizioni). L’aumento complessivo delle superfici coltivate incorpora un riassetto varietale a favore dei cosiddetti Lunghi B, tra cui Ribe, S. Andrea, Vialone (+ 6mila ettari rispetto al 2020), e dei Medi-Lunghi A (+5mila ettari circa). In calo solo la tipologia dei Tondi (-13%). Un andamento, questo, in netta controtendenza rispetto agli sviluppi più recenti che avevano premiato soprattutto il Selenio, largamente impiegato per la preparazione del sushi, ora penalizzato dallo stop dell’Horeca. La ricognizione dell’Ente Risi conferma invece il forte interesse del mercato sulle varietà classiche da risotto, con incrementi a doppia cifra, di oltre il 20%, pronosticati per le superfici destinate ad Arborio, Roma e Carnaroli. Con questi dati, l’Italia si conferma il primo produttore europeo di riso con oltre la metà del totale, anche se con numeri di nicchia rispetto alla produzione mondiale del terzo cereale più coltivato al mondo. Sul fronte import, è stata confermata la significativa riduzione delle importazioni di riso lavorato della varietà Indica da Cambogia e Myanmar per effetto dell’applicazione della clausola di salvaguardia che ha reintrodotto i dazi azzerati dagli accordi Eba. A inizio anno si è riscontato un aumento esponenziale dell’import di Japonica dal Myanmar, solo recentemente colpito dalle sanzioni europee con il sequestro dei beni dei militari golpisti che controllano le riserie. La riduzione complessiva da Cambogia e Myanmar ha raggiunto – 40%. A gennaio scadrà però la clausola di salvaguardia Ue e la Commissione dovrà rivedere l’intero sistema delle preferenze generalizzate che regola l’import agevolato.

Torna in cima