Mosca (Russia) – Le esportazioni di carne suina dalla Russia sono aumentate del 23% a volume e del 27% a valore nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I dati, ripresi dal sito 3tre3, mostrano che, in totale, le aziende hanno fornito ai mercati esteri circa 200mila tonnellate di carne suina, per un valore di circa 430 milioni di dollari, di cui circa il 50% è congelata, il 23% è fresca e refrigerata e il 27% è frattaglie.
La principale destinazione delle esportazioni è la Bielorussia: stando alle stime, il Paese ha aumentato le importazioni del 14%, arrivando a 65mila tonnellate. La Bielorussia è anche il mercato di sbocco principale per la carne suina fresca e refrigerata russa, coprendo una fetta del 90% delle esportazioni. La seconda destinazione è il Vietnam, che però registra un calo del 16% a volume a 59mila tonnellate. Segue la Cina, che ha aperto il proprio mercato a tre aziende russe alla fine di febbraio 2024; da allora sono arrivate nel Paese quasi 30mila tonnellate di carne e frattaglie per un valore di 78 milioni di dollari. Si segnala, infine, un forte aumento delle esportazioni verso la Serbia, Hong Kong e la Mongolia, mentre iniziano a essere vendute le prime merci in Uzbekistan, Togo, Seychelles e Brasile.