Scordamaglia (Assocarni/Carni Sostenibili): “Il farm to fork rischia di essere condizionato da approcci ideologici”

2021-05-06T10:43:27+01:006 Maggio 2021 - 10:39|Categorie: Carni|Tag: , , , |

Bruxelles (Belgio) – La strategia ‘From farm to fork’ è “un’opportunità straordinaria ma anche un rischio, ovvero che questa transizione verde non sia guidata da un approccio oggettivo e razionale, basato su numeri e dati, ma sia condizionata da approcci ideologici che potrebbero trasformare un’opportunità in una sconfitta per i produttori e per i consumatori europei”. Con questa dichiarazione, Luigi Scordamaglia (nella foto), presidente di Assocarni, è intervenuto in qualità di rappresentante italiano dell’associazione Carni Sostenibili nel corso del dibattito ‘Cibo e agricoltura: quale futuro per l’Europa?’. L’evento, realizzato ieri in diretta streaming da Eunews in collaborazione con Carni Sostenibili e European Livestock Voice (l’associazione che riunisce le realtà europee della filiera del bestiame) aveva l’obiettivo di mettere a confronto i responsabili politici e la catena del valore del bestiame dopo il lancio del video appello ‘I 9 paradossi della fattoria to Fork’ (vedi qui). Pekka Pesonen, segretario generale del Copa-Cogeca, che ha parlato a nome di European Livestock Voice, ha ricordato l’impegno in termini di sostenibilità della zootecnia, sottolineando il suo valore economico. Oggi, infatti, il settore rappresenta circa il 40% dell’intero settore agricolo europeo per un valore di 170 miliardi di euro con 4 milioni di addetti. “Ciò di cui abbiamo bisogno è che l’Ue attui politiche che consentano al settore agricolo di apportare i cambiamenti necessari per mantenere il nostro modello europeo decentralizzato di agricoltura, un modello che sostiene il patrimonio culinario di fama mondiale, contribuisce all’economia nelle zone rurali, sostiene la circolarità e risponde alle aspettative future dei consumatori”.

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