Scordamaglia (Filiera Italia) contro le proteine alternative: “Dietro il claim vegetale prodotti ricchi di chimica”

2025-03-10T13:03:11+02:0010 Marzo 2025 - 14:00|Categorie: Carni, in evidenza, Mercato|Tag: , , |

Roma – Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, scrive al Sole 24 Ore per fornire il suo punto di vista sul settore delle proteine alternative. Nelle scorse settimane, infatti, il quotidiano aveva dedicato spazio al comparto, mettendo in luce la crescita e le innovazioni del settore (leggi qui). Scordamaglia rileva che “sia utile fare maggiore trasparenza nella narrazione, spesso strumentale, di un argomento molto delicato”. E nota che esistono due “preoccupazioni rilevanti” sui prodotti a base vegetale. La prima è quella relativa al nome, che “può risultare ingannevole nei confronti dei consumatori”. La seconda è che “bisogna tenere presente che questi prodotti rientrano molto spesso nella categoria dei prodotti ultra-formulati poichè la parte di ingredienti naturali è minima, mentre nella loro composizione entrano decine e decine di additivi spesso di natura chimica. Tutto ciò non appare coerente in quanto dietro al claim vegetale (apparentemente salutistico) si nascono spesso prodotti ricchi di chimica usata per conferire un sapore, una consistenza e la forma tipica dei tradizionali alimenti di origine animale. In alcuni prodotti si sfiorano i 40 ingredienti!”.

Continua l’Ad di Filiera Italia: “Addirittura qualcuno vorrebbe legittimare la presenza di tali alimenti ultra-formulati nella dieta mediterranea, tentativo a cui ci opporremo con ogni mezzo”.

Sul fronte dei prodotti a base cellulare realizzati in laboratorio, Scordamaglia commenta: “Il rischio di inseguire tra qualche anno patologie (anche gravi) a a causa dell’assunzione di tali prodotti non è stato, infatti, ancora escluso dalla scienza. Perchè forzare tempi e modi?”.

Torna in cima