Milano – Vale circa 5 miliardi di euro l’anno (3 per la sola filiera del vino), con una bilancia commerciale attiva di 2,2 miliardi di euro, il comparto macchine per bevande, enologia e imbottigliamento, in vetrina in questi giorni in al Simei di Milano (12-15 novembre 2024). Lo evidenziano le stime pubblicate dall’Osservatorio del vino di Unione italiana vini, che in occasione della kermesse milanese ha realizzato un sondaggio che evidenzia una propensione all’export del 46% delle aziende del comparto.
“In 9 cantine su 10 in tutto il mondo sono presenti macchine o componenti progettati e realizzati in Italia”, ha spiegato il segretario generale di Uiv, Paolo Castelletti. “Si tratta di un comparto spesso trascurato nelle analisi di settore, che tuttavia rappresenta un asset importante e cruciale per l’indotto dell’intero sistema vino che, sappiamo, vive una congiuntura complessa”. Rispetto alla fine dell’anno, il sondaggio evidenzia infatti che il 61% delle aziende produttrici di tecnologie per il vino si aspetta un calo del fatturato stimato attorno al 4%; mentre sono rispettivamente il 25% e il 14% quelle che prevedono un 2024 in linea o in crescita rispetto al 2023.
“In questo scenario – ha aggiunto Castelletti – assumono ancora più importanza i contratti di filiera attesi per il 2025, finanziati con i fondi del Pnrr, che prevedono investimenti fino al 2027 per un valore complessivo di 5 miliardi di euro, finanziati al 40% a fondo perduto (2 miliardi di euro). Investimenti che riguarderanno in buona parte anche i settori merceologici presenti a Simei”.
fonte immagine: Simei