Milano – Registrano grande interesse di pubblico le tecnologie per la dealcolizzazione in questa edizione 2024 di Simei (12-15 novembre), fiera milanese delle macchine per l’enologia e le bevande promossa da Unione italiana vini. È forte l’interesse dei produttori internazionali, nei cui Paesi la dealcolizzazione è già autorizzata. Ma lo è anche quello dei produttori italiani, sebbene ancora in attesa di una legge che permetta loro di diventare competitivi anche in questo nuovo segmento.
“Lo scorso anno”, ha affermato Alessio del Savio, consigliere delegato di Mionetto, come riporta Uiv, “grazie alla controllante tedesca Henkel abbiamo prodotto e venduto 2 milioni di bottiglie di spumante. Quest’anno abbiamo raddoppiato e siamo a 4 milioni. Tutte vendute, in particolare in Germania, negli Usa nei Paesi nordici e nell’Est Europa”.
Tra le soluzioni presentate in fiera per la dealcolizzazione, c’è quella di Omnia Technologies, ‘Libero’: un ciclo continuo in grado di togliere l’alcol al vino. “Da ieri in fiera riscontriamo un interesse senza precedenti, in particolare da Spagna, Grecia e Stati Uniti”, ha affermato l’azienda. “Anche i produttori italiani esprimono curiosità, ma la loro condizione di stallo non gli permette di azzardarsi oltre”.
È invece firmato Vason il Master Mind Remove (MMR), un macchinario pensato per la dealcolizzazione anche per cantine di piccole e medie dimensioni. “Il mercato c’è, in due anni l’interesse è lievitato”, ha affermato il presidente Albano Vason. “Certo sarebbe ben diverso se l’Italia potesse competere ad armi pari, in vigna e in cantina”.
In foto: Libero di Omnia Technologies (fonte Uiv)