Soppressione dell’Inran: le prime conseguenze per le aziende sementiere

2012-09-19T10:39:07+01:0019 Settembre 2012 - 10:17|Categorie: Mercato|Tag: |

Roma – Uno stato di agitazione, che unisce tutte le sigle sindacali, e la sospensione delle attività di certificazione programmate. Con un conseguente incontro, avvenuto ieri a Roma, tra il ministro delle Politiche agricole forestali, Mario Catania, e i sindacati. Sono queste alcune delle conseguenze scaturite a seguito della soppressione dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran), avvenuta lo scorso luglio con il decreto sulla spending rewiew. Che ha portato, in primis, a dei rallentamenti nelle attività di certificazione degli alimenti. Il settore ad esserne più colpito è quello delle sementi: le aziende sementiere si trovano infatti a vivere attualmente un periodo cruciale della propria attività poiché impegnate nella selezione, nella certificazione e nel confezionamento delle sementi di cereali e di foraggere. Imminente la reazione dell’Associazione italiana sementi (Assosementi) che, con una lettera a Catania, ha sottolineato che ogni ritardo e disservizio potrebbe compromettere la regolare commercializzazione delle sementi, con evidenti danni per le aziende sementiere e per gli agricoltori.

(ST)

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