Terremoto/parmigiano reggiano: migliaia di controlli a tutela dei consumatori

2012-10-30T10:38:23+02:0016 Ottobre 2012 - 15:28|Categorie: Formaggi|Tag: , |

Reggio Emilia – Oltre ai risultati economici delle operazioni di solidarietà, il C0nsorzio di tutela ha diffuso oggi anche i dati relativi ai controlli effettuati dopo le scosse di terremoto del 20 e 29 maggio, messi in atto per evitare che il prodotto reso inidoneo finisse sulle tavole dei consumatori. “Si è trattato di un lavoro intensissimo – sottolinea il condirettore del Consorzio, Riccardo Deserti – che ha dovuto fare i conti, innanzitutto, con il rischio che i caseifici colpiti dal sisma “svendessero” il prodotto a qualunque e in qualunque condizione in una fase di drammatica emergenza, con ripercussioni che avremmo vissuto in termini di speculazioni, di immagine del prodotto  e di conseguente calo delle quotazioni, che avrebbero aggiunto altri pesantissimi danni a carico di tutti i produttori. Per questo – spiega Deserti, sono stati effettuate 450mila perizie straordinarie sulle forme cadute, associate al controllo di 8mila bins di prodotto destinato alla fusione perché irrecuperabile, alla classificazione come “rifiuto” di quasi 15mila forme inutilizzabili per l’alimentazione (compresa quella animale), al controllo di tutti i caseifici danneggiati, degli allevamenti colpiti e di tutto il latte destinato anche ad usi diversi rispetto alla trasformazione in parmigiano reggiano”. Gli fa eco il presidente, Giuseppe Alai. “Un lavoro condotto in collaborazione con le autorità sanitarie per tutelare quella reputazione che rappresenta uno dei punti di forza del parmigiano reggiano sui mercati di tutto il mondo, e a maggior ragione a garanzia di tutti quei consumatori – e parliamo di oltre 4 milioni di famiglie – che in tanti casi per la prima volta hanno fatto posto in frigorifero ad una punta del nostro prodotto”. Proprio in virtù di queste scelte spontanee e solidali, anche i consumi hanno mostrato una ripresa. “Nel trimestre giugno-agosto – spiegano Alai e Deserti – le vendite di parmigiano reggiano sono state superiori di quasi 61mila forme a quelle dello stesso periodo 2011; a fronte di un lieve calo nella Gdo e nel dettaglio tradizionale, i nuovi canali attivati a seguito del terremoto hanno infatti assicurato il collocamento di oltre 80mila forme”.

(AR)

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