Bologna – La storica azienda produttrice del Tortino Porretta, una delle prime merendine italiane nata nel 1935 sull’Appennino bolognese, è in trattativa per essere ceduta. Lo annuncia Dino Corsini, nipote del fondatore. Che in un post sui social ha spiegato i motivi della scelta: la famiglia, dopo decenni di gestione diretta, è “stanca” e non più in grado di sostenere gli oneri organizzativi e burocratici legati all’attività. L’azienda, che oggi produce circa 16mila tortini al giorno destinati alla Gdo, continua a operare con processi in larga parte manuali. La vendita potrebbe concretizzarsi a febbraio 2026, evitando la chiusura inizialmente prevista per il 31 dicembre.
La storia del marchio risale alla bottega di pasta fresca di Porretta Terme, dove nacque prima la Torta Porretta e poi il Tortino, considerato tra i primi prodotti monoporzione del mercato. Nel dopoguerra l’impresa si è ampliata grazie alla seconda generazione, estendendo la distribuzione e introducendo nuove varianti oltre al classico gusto limone.
Come si legge nel post di Dino, oggi la famiglia Corsini non esclude la chiusura, ma auspica l’ingresso di un acquirente in grado di proseguire l’attività. “Abbiamo lavorato di corsa per molti anni, ricoprendo personalmente tutti i ruoli della filiera. Così è come deve fare chi ha gestito un’azienda piccola come la nostra, per renderla remunerativa per quattro famiglie e che ha come competitor le grandi aziende del settore. Non che ci paragoniamo a loro, ma avendo come clienti la Gd abbiamo sempre dovuto lavorare come una grande azienda, senza però avere i mezzi finanziari e strutturali che hanno loro”.
Foto tratta dalla pagina Instagram Tortino Porretta
