Ue: approvata la legge sul ‘ripristino della natura’, osteggiata dagli agricoltori

2024-02-28T09:20:51+02:0028 Febbraio 2024 - 09:20|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |

Bruxelles (Belgio) – Approvata dal parlamento europeo la legge sul ‘ripristino della natura’, che mira a recuperare il 20% delle aree terrestri e marine entro il 2030, stabilendo obblighi su terreni agricoli, aree urbane, foreste e fiumi. In sede di dibattito la normativa era stata fortemente contestata dal Ppe, il partito popolare euopeo, secondo cui avrebbe minacciato i mezzi di sussistenza degli agricoltori, provocato l’interruzione di alcune catene di approvvigionamento e ridotto la produzione alimentare, determinando un aumento dei prezzi al consumo. Grandi gruppi alimentari come Nestlé e Danone si sono invece schierati a favore della legge. Le proteste degli agricoltori infine hanno rallentato l’iter di approvazione. “Siamo ancora convinti che la legge sul ripristino della natura sia stata redatta male e non sia mai stata all’altezza del compito che avevamo di fronte”, ha dichiarato alla vigilia del voto Manfred Weber, presidente del Ppe. “L’inflazione è oggi guidata dall’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari nei supermercati. Dobbiamo chiedere ai nostri agricoltori di produrre di più e non di meno per stabilizzare l’inflazione”.

Si registra anche il commento di Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega: “L’approvazione al Parlamento europeo della legge sul ripristino della natura dimostra che nessun cambio di rotta è stato fatto a Bruxelles rispetto alla linea Timmermans. Verdi, socialisti, liberali e un pezzo di popolari hanno imposto ancora una volta un provvedimento che colpisce gli agricoltori e li considera nemici dell’ambiente. Una follia alla quale la Lega si è opposta e che speriamo di cambiare quando finalmente in Europa ci sarà una nuova maggioranza, senza la sinistra e il suo ambientalismo ideologico”.

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