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Ue: il comparto delle bevande low/no alcohol cresce in molti paesi membri

2023-04-19T10:46:39+01:0019 Aprile 2023 - 10:46|Categorie: Beverage, Vini|Tag: , , , , |

Bologna – Il comparto delle bevande low/no alcohol sta registrando un’importante crescita in molti mercati di diversi Paesi europei. A realizzare un’analisi sul settore, riportata in un articolo di Milano Finanza, è Areté. Azienda italiana specializzata nella valutazione di politiche per l’agroalimentare, che ha condotto uno studio su questo trend per la Commissione Ue.

Areté, nella sua analisi, ha rilevato che in Ue il settore vale circa 2,5 miliardi di litri e 7,5 miliardi di euro. E che il mercato è per la maggior parte coperto dalla birra analcolica o a bassa gradazione. Il vino, invece, si attesta a 322 milioni di euro. Mentre gli alcolici senza alcol a circa 168 milioni di euro. A livello geografico, i paesi Ue che trainano il comparto sono Francia, Spagna, Germania e Belgio. In Italia, in particolare, il comparto è meno sviluppato rispetto agli altri paesi e vale circa 8 milioni di euro nel 2021 (0,1% del totale della categoria). Fuori dall’Unione Europea, invece, a spiccare per performance sono Australia e Usa. Con un valore rispettivamente di circa 2 miliardi e 1 miliardo di euro.

Le stime di Euromonitor International, inoltre, prevedono anche che il settore vivrà una forte crescita nei prossimi anni. Ci si aspetta, infatti, un tasso di crescita medio annuo del +23% per quanto riguarda gli anni dal 2021 al 2016. “Guardando all’Ue il mercato delle bevande low/no alcohol diverse dalla birra è ancora in una fase iniziale di sviluppo e le relative dinamiche sono ancora in grande evoluzione”, conferma Enrica Gentile, project manager del progetto Ue. “Ma le attese per i prossimi anni sono di crescite complessive a due cifre, in particolare per vino e alcolici. In questo contesto sono di grande importanza l’innovazione tecnologica e di prodotto, ma anche la possibilità di avere un quadro normativo chiaro, a beneficio di consumatori e operatori”. A oggi, infatti, non esiste una definizione legale di ‘bevanda alcolica’ nella legislazione dell’Ue e il quadro normativo varia molto da paese a paese.

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