Ciavano (Napoli) – La sede di Unilever a Ciavano (Napoli), adibita a polo del gelato della multinazionale, entro il 2026 sarà una fabbrica a emissioni zero, digitalizzata e con lavoratori più giovani. È questa la proposta prevista dal Piano Italia pensato dall’azienda, che entro questo mese dovrà inviare a Invitalia la proposta di un contratto di sviluppo. A riportare la notizia un articolo de Il Sole 24 Ore.
L’azienda ha previsto investimenti per 40 milioni sulla fabbrica e per 20 milioni su polo logistico e magazzino. Diversi gli obiettivi del piano: azzerare le emissioni di Co2 della fabbrica entro il 2026, applicare una strategia di economia circolare per una riduzione degli scarti, attuare un processo di digitalizzazione, e recuperare competitività. Punto importante per la sede di Ciavano che in passato ha rischiato ridimensionamenti per non aver raggiunto i livelli di competitività desiderati.
Previsti dal Piano anche una serie di cambiamenti per quanto riguarda la forza lavoro. Come riporta il giornale, il numero degli impiegati non cambierà ma sarà rafforzata la struttura tecnica con l’assunzione di circa dieci ingegneri. Sarà poi abbassata l’età media. Nei prossimi cinque anni sono infatti previsti un centinaio di prepensionamenti pensati per dare spazio a figure più giovani. Che verranno anche formate grazie a una serie di accordi tra Unilever, Its locali e l’Università Federico II.
