Unionbirrai: “La F nel Nutriscore un attacco all’economia dei birrifici”

2022-02-08T15:18:30+02:008 Febbraio 2022 - 15:18|Categorie: Beverage, in evidenza|Tag: , , , , |

Milano – Unionbirrai, associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti, esprime parere negativo sulla proposta di Serge Hercberg di introdurre la lettera F nel Nutriscore per indicare gli alcolici (leggi qui). “In un periodo storico in cui le piccole imprese che producono birra artigianale stanno subendo non pochi danni a causa della pandemia iniziata nel 2020, la proposta di etichettare la birra con una F nel Nutriscore è un attacco diretto all’economia dei produttori artigianali italiani”, chiosa il direttore generale di Unionbirrai, Vittorio Ferraris. L’associazione, da anni impegnata nella promozione di un consumo consapevole degli acolici, spiega: “Bollare con una F nera i prodotti contenenti anche minime quantità di alcol, porterebbe un danno a un comparto già colpito dagli effetti della pandemia, che non è fatto solo di produttori ma anche di tutto il mondo professionale che ruota intorno alla birra: dai distributori ai pub, dai beershop ai ristoranti”. Il sistema Nustriscore è già stato in più occasioni condannato poiché penalizzante per alcuni prodotti, si legge in una nota di Unionbirrai. “Con l’aggiunta della lettera F a identificare anche le bevande contenenti una minima quantità di alcol, segnalandone quindi la presunta pericolosità ai consumatori, si rischierebbe esclusivamente di penalizzare ulteriormente dei prodotti di eccellenza. Mentre, al contrario, esistono delle ricerche – come quella relativa a birra e salute su cui sta lavorando l’European Beer Consumers’ Union, di cui Unionbirrai fa parte – che dimostrano come l’inserimento della birra in una dieta bilanciata e seguendo un corretto stile di vita non porti assolutamente a problemi per la salute ma perfino benefici”.

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