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Zanetti (Assolatte): “In 10 anni l’export di formaggi italiani in crescita del +83%. Decisiva l’innovazione”

2025-06-18T11:11:00+02:0018 Giugno 2025 - 11:11|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , |

Roma – Paolo Zanetti, presidente di Assolatte, commenta al Sole 24 Ore lo scenario di mercato in occasione dell’assemblea prevista per oggi a Roma. “In questi anni abbiamo investito moltissimo sulle imprese sulla riduzione dell’impatto ambientale. Ma senza ridurre la produzione, anzi aumentandola. Perchè per noi il driver è la crescita della popolazione mondiale e con essa la domanda di latte e di prodotti lattiero caseari”, spiega a proposito della sostenibilità.

Zanetti nota che l’export resta fondamentale per il comparto: “In 10 anni le vendite all’estero di formaggi sono cresciute, in volume, dell’83%. A Grana e Parmigiano e alla mozzarella, che è il formaggio maggiormente prodotto in Italia, abbiamo aggiunto burrata e ‘spalmabili’ diventati veri e propri fenomeni dell’export made in Italy”.

Tra i fattori che hanno spinto le vendite c’è la costante innovazione: “La possibilità di avere formaggi grana in porzionature diverse, a scaglie, grattugiati, li ha resi accessibili a un pubblico sempre più vasto”.

Continua il presidente di Assolatte: “La mozzarella tedesca ha un costo del 35% inferiore a quella made in Italy. E questo ci rilancia il tema della competitività della produzione italiana”.

In merito alle leve che possono differenziare i prodotti italiani, Zanetti dichiara: “Paghiamo il grosso differenziale con gli altri Paesi nei costi dell’energia. Ma qualcosa possiamo fare sul piano della semplificazione normativa. Abbiamo leggi che governano il settore che sono datate e che vanno aggiornate. La definizione di formaggio è del 1925. I limiti all’utilizzo di alcuni elementi lattici risale al 1974. Le norme sulla durabilità del latte fresco, poi, ci penalizzano rispetto ai competitor e quasi incentivano lo spreco di cibo”.

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