Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: bassa disponibilità di latte. Stabile il burro

2016-10-10T10:21:28+02:0010 Ottobre 2016 - 10:21|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , |

Cremona – Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli di Assocaseari fanno il punto sulle dinamiche che hanno caratterizzato il mercato lattiero caseario la scorsa settimana, che continua a registrare una mancanza di disponibilità di latte crudo o scremato. Stabili i listini europei di burro. Ancora in crescita le quotazioni dei formaggi a pasta dura Dop, in Italia. Di seguito il commento integrale:

– Permane la pochissima disponibilità di latte, impossibile avere offerte di crudo proveniente dalla Germania. La crema resta più o meno stabile a livelli di 2,28 euro/Kg, con pochissima disponibilità. Per il latte scremato poche offerte a 0,28 euro/Lt. Non ancora chiaro l’impatto sulle produzioni del premio di 0,14 euro per ogni litro in meno prodotto.
– Come ci si poteva aspettare, il bollettino francese del burro è rimasto invariato a 4,20 euro/Kg, di poco cresciuto quello olandese da 4,09 a 4,13 euro/Kg. Kempten invece non smetterà mai di meravigliarci: dopo essere diminuito la scorsa settimana, questa ha lasciato invariato il massimo a 4,35 euro/Kg ma il minimo è tornato a 4,20 euro/Kg come due settimane fa.

Anche settimana scorsa, ultima di apertura dello stoccaggio privato, sono state consegnate circa 2.300 tons per un totale dal 1° gennaio 2016 di 143.588 Tons. Maggior conferente l’Olanda, con poco meno di 62mila tons, seguito da Germania 25mila tons circa, Francia 23mila tons, Irlanda 12mila tons, Belgio 10mila tons. Sarà interessante vedere l’evolversi del mercato a stoccaggio privato chiuso dopo 9 mesi di apertura, anche se non ci si aspettano grosse novità. Offerta quasi nulla di burro fresco e prezzi in tensione sul congelato.
– Anche questa settimana nessuna offerta all’intervento per il latte in polvere; proseguono però le offerte allo stoccaggio privato, circa 1.800 tons, per un totale di 31mila tons. Le quotazioni sui bollettini esteri continuano a salire e in effetti le offerte per la merce fresca oscillano tra 2.200 e 2.300 euro/tons prezzi reso nord-Italia.
– Quotazioni ufficiali del siero in polvere stabili in Germania e Olanda, risalite in Francia dopo un callo della settimana precedente. C’è più tensione sul siero per uso alimentare che su quello zootecnico.
– I prezzi medi comunitari del formaggio sono aumentati, tranne che per il cheddar, diminuito di 0,02 e quindi arrivato a 3,13 euro/Kg. A livello nazionale, sono aumentate le quotazioni dei formaggi Dop a pasta dura nelle principali Borse Merci del Nord-Italia. Questa settimana sono state offerte all’ammasso privato 1.000 tons circa di formaggio, quasi tutte dalla Lituania, mentre piccoli quantitativi dall’Olanda e dalla Finlandia. In totale, al 30 settembre, data di chiusura, sono state ammassate 52.900 Tons circa di merce; ricordiamo che il quantitativo massimo stoccabile era pari a 68.123 Tons. Per quanto riguarda l’export, nel periodo 1°-10 settembre sono state presentate numerose domande di titoli per esportare formaggio nell’ambito di taluni contingenti per gli Stati Uniti nel 2017. La garanzia per tutti i titoli è pari a 3 euro/100 Kg.

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