Cala del 4,8% l’export della Nuova Zelanda. Bene solo latte e panna (+31,7%)

2017-06-06T10:41:41+02:006 Giugno 2017 - 10:41|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , |

Milano – Nonostante l’aumento del mese di aprile, risultano in calo le esportazioni di prodotti lattiero caseari della Nuova Zelanda tra gennaio e aprile 2017, rispetto allo stesso periodo del 2016. Il bilancio del primo quadrimestre di quest’anno, infatti, fa segnare una contrazione del 4,8% a volume, secondo i dati diffusi da Clal.it. In netto aumento, invece, il dato delle esportazioni a valore: +20,6%. Fanno eccezione solo la polvere di siero di latte (+0,4% su base tendenziale) e il segmento “latte e panna”, che fa un balzo del 31,7%. Analizzando i classici mercati di destinazione dell’export neozelandese, in primis la Cina, emerge come, tra gennaio e aprile, Pechino abbia incrementato le importazioni di crema (+51%), di latte (+71%), di burro (+23%), formaggi (+27%) e latte per l’infanzia (+6%). Quanto ai prezzi, quello del  burro in Oceania ha registrato una crescita del 70% nel periodo gennaio-maggio 2017, su base tendenziale, con un incremento, nel solo mese di maggio, del 96,2%. Anche il prezzo medio unitario delle esportazioni di crema di latte dalla Nuova Zelanda continua a crescere. I dati delle consegne di latte, infine, evidenziano una diminuzione dell’Australia (-6,9%) e un incremento del 2,3% della Nuova Zelanda.

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