Il Consorzio del Parmigiano Reggiano approva il bilancio preventivo 2021: attesi ricavi per 51,8 mln

Parma – E’ stato approvato il bilancio preventivo 2021 del Consorzio del Parmigiano Reggiano. A seguito di un 2020 che ha visto crescere la produzione della Dop del 5%, si stima che nel 2021 si arriverà a produrre 3,98 milioni di forme (+1%) con ricavi che toccheranno i 51,8 milioni di euro. “Scongiurata la crisi di inizio 2020, serve più che mai investire nel 2021 per i traguardi futuri e per gestire l’aumento produttivo”, afferma Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio. “Il mercato continua a dare conferme positive per la domanda, sia in Italia sia all’estero, e l’esito delle elezioni Usa potrebbe portare a una ridiscussione dei dazi. La riapertura del canale Horeca ci vedrà pronti con un piano marketing aggressivo e orientato allo sviluppo della domanda. Il 2021 sarà però anche un anno di sfide: penso alla Brexit, agli effetti della crisi post-Covid che impatteranno sui consumi, alla crescita produttiva del nostro comparto che non accenna a rallentare. Per riflesso della crescita produttiva, nel 2021 le risorse del Consorzio raggiungeranno il massimo della storia, oltre 51 milioni di euro. Abbiamo quindi gli strumenti necessari per programmare con responsabilità il nostro futuro e per posizionarci su una traiettoria di crescita”. Non è un caso dunque che, per il prossimo anno, il Consorzio destinerà ben 26 milioni di euro agli investimenti promozionali per lo sviluppo della domanda in Italia e all’estero. In aggiunta saranno stanziati 6 milioni di euro per i caseifici virtuosi impegnati sul fronte del benessere animale e per creare l’infrastruttura necessaria per la ‘scolmatura del latte’, programma introdotto con il Piano Strategico dello scorso giugno che prevede, in caso di sovrapproduzione o di crisi, di poter destinare ad altri usi il latte idoneo a produrre Parmigiano Reggiano. Tra le ultime novità annunciate nel corso dell’Assemblea, l’ulteriore sviluppo del Progetto Premium 40 mesi. Il Consorzio preme sull’acceleratore e crea un plafond aggiuntivo che porta il budget totale del progetto a di 5 milioni di euro. Grazie al grande lavoro che è stato fatto sulla marca, tra 3 – 4 anni il segmento 40 mesi potrà arrivare a rappresentare il 3-4% del consumo totale, vale a dire oltre 100 mila forme.

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