Bruxelles (Belgio) – Nei primi sei mesi dell’anno, la produzione Ue di carne ovina e caprina è aumentata in generale del 2,2%. In particolare, secondo quanto rilevato dalla Commissione europea, +9,9% per la Grecia, +4,7% per la Spagna, +4,3% per la Francia e +3% per la Romania. In calo del 10,5% invece la produzione irlandese, dovuta all’anticipazione della macellazione alla fine dello scorso anno, in vista di possibili attriti creati dal nuovo rapporto commerciale con il Regno Unito. Gli attriti nelle relazioni commerciali con l’Uk e la scarsa domanda da parte del Regno Unito hanno pesantemente influenzato le esportazioni di carne ovina europea. Inoltre, gli attuali prezzi interni elevati e la carenza di approvvigionamento stanno mantenendo i prodotti all’interno dell’Ue: -17% dell’export nel primo semestre 2021 e -12% entro la fine del 2021, seguito da una piccola ripresa nel 2022 (+5%). In calo anche le importazioni (-21% nel primo semestre) soprattutto a causa delle minori spedizioni dal Regno Unito (per via della Brexit) e dalla Nuova Zelanda (a causa degli elevati costi di spedizione e dell’attrattiva del mercato asiatico).
Produzione carne Ue (4): modesto aumento per gli ovicaprini. In calo l’export
Margherita Luisetto2021-11-03T15:40:30+02:003 Novembre 2021 - 15:40|Categorie: Carni|Tag: caprini, ovini|
Post correlati
-
Ron DeSantis, governatore della Florida, firma la legge contro la carne coltivata
2 Maggio 2024 - 08:33 -
Tutto pronto per l’‘Africa&Mediterranean Poultry Forum and b2b’ di Rimini (8-10 maggio)
30 Aprile 2024 - 09:55