Colombo (Sri Lanka) – Singolare l’intenzione, comunicata ieri da Ramesh Pathirana, ministro delle Piantagioni dello Sri Lanka, di pagare in tè gli ultimi quattro anni di importazioni di petrolio dall’Iran. Il debito nei confronti di Teheran ammonta oggi a 250 milioni di dollari. A decorrere da gennaio, quindi, il governo dello Sri Lanka invierebbe nel Paese tè per un controvalore di 5 milioni di dollari ogni mese. L’economia dello Sri Lanka sta attraversando oggi un momento difficile e le stesse esportazioni di tè sono passate, in 10 anni, dai 40 milioni di chili del 2012 ai 15 milioni del 2020. Il ministro Pathirana ha precisato che il nuovo accordo non violerebbe le sanzioni internazionali contro l’Iran poiché il tè, in quanto categorizzato come alimento, è escluso da queste politiche.
Lo Sri Lanka vuole pagare il petrolio con il tè
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