Milano – Il settore dei piatti pronti continua a crescere a ritmi sostenuti. Secondo un’analisi di Circana sui dati Crest, gli europei hanno speso complessivamente 888 miliardi di euro in alimenti e bevande nell’ultimo anno, e ben un terzo di questi investimenti ha riguardato prodotti ready to eat. In Italia, il segmento rappresenta oggi il 3,5% del retail, per un valore di 2,5 miliardi di euro, con un incremento del 15,3% dal 2017 a giugno 2024.
A guidare il comparto sono soprattutto le nuove generazioni, con la Gen Z in prima linea. Cercano piatti pronti in 2-3 minuti, monoporzioni, ricette equilibrate ma anche gourmet. Il desiderio di velocità va di pari passo con l’attenzione alla qualità e alla salute, con ingredienti freschi, opzioni vegane e vegetariane, piatti bilanciati e versatili. Tra le soluzioni più gettonate: piatti refrigerati o surgelati da scaldare al microonde, preparazioni express che richiedono solo l’aggiunta di un ingrediente, e persino proposte per la colazione, sempre più smart e inclusive verso chi segue regimi vegetariani o flexitariani.
