Roma – Centrale del Latte di Roma, marchio storico della Capitale, entra nella fase di rilancio dopo l’avvio del risanamento finanziario nel 2024. Tra le azioni principali del piano, la diversificazione della produzione con l’ingresso nel mercato dei formaggi freschi come ricotta, mozzarella e stracchino, destinata sia alla Gdo sia ai canali tradizionali, e l’avvio a settembre di un nuovo impianto per la produzione interna di latte UHT.
A sostenere il rilancio, un piano di investimenti da quasi 7 milioni di euro, finanziato in parte con fondi del Pnrr. L’obiettivo è aumentare i ricavi, passando da circa 65 milioni nel 2024 a oltre 123 milioni entro il 2028.
“Abbiamo voluto rimettere in moto l’azienda e darle una prospettiva di crescita, in attesa della sentenza della Cassazione e delle decisioni dell’azionista di riferimento”, spiega a Il Sole 24 Ore, Fabio Massimo Pallottini, presidente della Centrale. Il riferimento è al contenzioso tra Parmalat e il Comune di Roma sulla cessione delle quote della società. Attualmente, il Comune detiene l’81,73% dell’azienda. Il passaggio di controllo, avvenuto il 1° agosto 2023, ha determinato l’uscita di Parmalat, che era anche acquirente del 45% della produzione. Questo ha causato il calo dei ricavi a 74 milioni nel 2024 e una perdita di 2,4 milioni.
Nel 2024 l’azienda si è concentrata sul rilancio del marchio nei canali della grande distribuzione, ma anche in bar e negozi di prossimità. “La qualità del nostro latte è alta, ma i costi sono superiori alla media. Non è stato semplice”, aggiunge Pallottini. Centrale del Latte guarda anche a pasticcerie e gelaterie artigianali, un mercato in crescita. “Abbiamo lanciato anche un nostro gelato, ma il nostro focus resta la vendita delle materie prime”, conclude il presidente.