Tosano a Calenzano (Fi) scommette sulla location e sui clienti catering. Ma non sulla sostenibilità

2025-06-26T12:29:53+02:0026 Giugno 2025 - 12:29|Categorie: Il Graffio, in evidenza, Retail|Tag: , |

Di Luigi Rubinelli

In un articolo precedente sull’apertura di Tosano (Gruppo VéGé) a Calenzano (Fi), (leggi qui), abbiamo spiegato anche il ruolo che ha avuto l’ex Carrefour in una location problematica, densa di traffico e strade che si intasano per poco o nulla. È stata una delle cause di abbandono da parte di Carrefour?

All’orario di apertura, alle 8, di clienti ce n’erano davvero pochi, probabilmente arriveranno con comodo per approfittare dello sconto del 10% su tutta la spesa.

Nei giorni scorsi UniCoopFirenze ha fatto la stessa offerta di sconto del 10% nei suoi supermercati vicini. Quella dello sconto del 10% (va bene all’apertura, ma poi?) è un po’ un azzardo perché in pochi consumatori fanno scorta, come dice NielsenIQ, ormai lo scontrino medio si sta abbassando in tutti i segmenti del retail e sta aumentando la frequenza di visita, parallelamente sta incrementando il numero di negozi visitati. Ma Tosano ha una lunga sfilza di successi e prenderà le sue decisioni future anche verso queste tendenze.

Nella zona di Calenzano operano due Coop, un Conad e una Panorama, dovrebbero essere loro a risentire direttamente di questa apertura, anche se hanno posizionamenti diversi.

La visita di Alimentando

Come già detto la superficie di vendita è di circa 7.500 mq e l’assortimento dovrebbe essere di circa 50mila referenze. La moltiplicazione dei facing è numerosa.

Il layout è un lungo rettangolo. L’ingresso è sull’area promozionale. Sul lato più lungo si sviluppano i reparti a servizio e, di fronte, le vasche aperte del self service dello stesso reparto; l’ergonomia e l’agibilità lasciano un po’ a desiderare. Il secco e il cura casa e persona sono al centro del layout attraversate da un doppio corridoio. L’altro lato lungo comprende la zona casse (molto azzeccate sia per l’ergonomia sia per il presidio del personale, con avancasse ridotte (finalmente). Giusto all’ingresso sono operative due casse per gli operatori del catering.

Sul catering che è segnalato nei reparti e sulle gondole di molte ragioni merceologiche bisogna fare un inciso. Il servizio agli operatori della ristorazione e delle comunità è sempre stato un business di Tosano e non solo. Qui a Calenzano però mi sembra aumentato a dismisura sia nel numero di referenze sia nella comunicazione. Da qui il titolo del precedente articolo: ‘Tosano a Calenzano un po’ ipermercato e un po’ cash and carry’ (questo mercato dovrebbe pesare anche su Metro).

A parte la zona promozionale di ingresso dove qualche industria si è sbizzarrita, segnaliamo alcune particolarità dei reparti:

  • l’ortofrutta ha una sola esposizione e non due o tre come in altri super-iper, e questo è un bene per la semplificazione, è ben segnalata la vendita a cassette (Horeca e comunità),
  • i reparti a servizio sono ben disposti e ariosi, il personale è sorridente nonostante alcune persone siano in rodaggio (molti veneti), le esposizioni sono chiare, come quelle delle vasche a self service,
  • i vini sono divisi per regioni, un po’ sovrabbondante il Veneto rispetto al reparto nel suo insieme, ma capiamo la ragione. Interessante la corsia di vendita a cartoni dei prezzi bassi,
  • i surgelati appaiono molto forti e convincenti.

Alcuni aspetti problematici

  • Il centro di distribuzione della casa madre è molto lontano perciò tanti fornitori del fresco e dello scatolame saranno costretti a consegnare al punto di vendita, con molti problemi per la stessa circolazione esterna.
  • La viabilità per arrivare da Tosano deve essere reinventata, difficile dire come, ma non siamo più in epoca di stoccaggi e di caccia farneticante alle promozioni, le stesse promozioni si possono trovare in diversi canali.
  • Non c’è ristorazione a supporto della vendita. Nella galleria c’è un Sarni con un banco ridotto, anche se ha Illy. Ormai tutti gli operatori puntano alla ristorazione, magari preparata nel punto di vendita.

Un punto di vendita poco sostenibile

E poi bisogna parlare della sostenibilità e dispiace perché siamo di fronte a un importante retailer (Tosano) e a un grande gruppo (VéGé): lo avevamo già fatto notare all’apertura di Nerviano (leggi qui) tutte le vasche dei freschi e dei freschissimi, tutti gli armadi verticali sono aperti, senza alcuna porta, non una, con grande dispendio di energia. Può un ipermercato aprire nel 2025 senza badare alla sostenibilità? La risposta, ahimè, è no.

D’accordo: bisogna vendere, bisogna badare alla occupazione, ma, per Diana, bisogna anche badare all’ambiente ed educare le persone ad averne cura, perché ne abbiamo uno solo e sta soffrendo terribilmente. Ci pensi signor Tosano per favore, ci pensi.

Le vendite a mq

Detto questo: le vendite a mq della rete Tosano sono di circa 14mila euro. Pensiamo che non sia difficile ottenere questa resa, ma la doppia scommessa su una simile location e sull’aumento del catering impone qualche riflessione. Vedremo.

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