Roma – L’accordo sul futuro dei lavoratori della Perugina è stato raggiunto nella serata di venerdì 9 marzo. L’intesa fra Nestlé e i sindacati di categoria prevede il ricorso a garanzie sui ricollocamenti e contratti part-time. Il gruppo svizzero ipotizza di arrivare alla copertura totale dei 364 esuberi, senza bisogno di prolungare la cassa integrazione, considerando gli addetti già usciti dalla fabbrica e quelli che hanno dato la disponibilità ai sei mesi di lavoro part-time proposti, oltre a prepensionamenti e ricollocamenti esterni sulle aziende del territorio. In quest’ultimo caso, la multinazionale si impegna a fare da garante, riassumendo come stagionali gli adetti che dovessero subire un licenziamento nei primi 14 mesi. Resta ora aperto i tavolo al ministero dello Sviluppo economico
Esuberi Perugina: siglato l’accordo fra sindacati e Nestlé
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