Cesena – Nelle principali aree interessate dall’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna e le Marche, 250mila fra bovini, suini, pecore e capre e circa 400 allevamenti di polli, galline e tacchini rischiano di non avere più acqua e cibo. È l’allarme lanciato dalle principali associazioni agricole, Coldiretti, Confagricoltura e Cia. Per via delle frane che hanno distrutto la rete viaria e tagliato fuori interi Paesi, infatti, non si riesce a rifornire di acqua e mangime gli allevamenti coinvolti. Il problema, però, non è solo il mangime in entrata, ma anche gli animali o i prodotti in uscita. “Ho in azienda 25mila tacchini e tra venti giorni saranno pronti per andare al macello. Ma come li consegno?”, spiega l’allevatrice Elisabetta Poli a Il Sole 24 Ore. Lo stesso vale per suini, bovini, ma anche per chi produce latte e uova. C’è già infatti chi si è visto costretto a sversare latte per strada perché non arrivano cisterne a ritirarlo.
Alluvione/Allevamenti: a rischio 250mila capi e 400 aziende avicole. Manca il mangime
Margherita Luisetto2023-05-25T09:45:28+02:0025 Maggio 2023 - 09:45|Categorie: Carni, in evidenza|Tag: alluvione allevamenti|
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