Antonella Rizzato (Università del Pane): “Serve una legge per tutelare le produzioni artigianali”

2020-12-09T11:00:31+02:009 Dicembre 2020 - 10:59|Categorie: Dolci&Salati|Tag: , , , |

Roma – “Il pane fresco è sempre più a rischio e con esso la secolare tradizione italiana che ha reso i nostri prodotti famosi in tutto il mondo”. Ad affermarlo è Antonella Rizzato, presidente della neonata Università del Pane e amministratore delegato di Grande Impero, azienda artigianale impegnata nel rilancio del pane tradizionale romano in tutta Italia. Che spiega: “Mai come in questo momento storico è necessaria una legge nazionale sulla panificazione tradizionale; la vera arte bianca, quella che ha reso famoso in tutto il mondo il nostro pane, è minacciata da più fattori: la contraffazione, l’avanzata dei prodotti industriali e non ultimo l’aumento del costo delle materie prime”. Negli ultimi due anni il consumo pro capite di pane in Italia si è attestato sui 31 kg, 10 kg in meno del 2010. Un dato che segna il record negativo nella storia della panificazione nel nostro Paese. “Gli aumenti dei diversi attori della filiera, indotti dalla speculazione legata anche all’emergenza sanitaria, va a scapito della qualità e dell’artigianato. Alcune regioni, come la Lombardia e l’Emilia Romagna, si sono dotate di una legge regionale sulla tutela e valorizzazione della panificazione tradizionale e artigianale. A livello nazionale c’è stato solo un decreto del Ministero dello sviluppo economico nel 2018 che ha fatto un po’ di chiarezza sulla definizione di ‘panificio’ e ‘pane fresco’, ma c’è bisogno di una legge organica”, ricorda Rizzato.

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