Argentina: le restrizioni sulle esportazioni abbattono i prezzi della carne al dettaglio

2021-11-18T09:46:26+02:0018 Novembre 2021 - 09:46|Categorie: Carni|Tag: |

 

Buenos Aires – In Argentina, tra luglio e ottobre, il prezzo della carne al dettaglio è calato del 3% (dato elaborato dal Centro per l’Economia politica argentina). È il risultato del provvedimento adottato dal governo. Che, per interrompere il costante aumento dei prezzi al dettaglio (tra luglio 2020 e giugno 2021 aveva raggiunto un +75%), ha messo in vigore una drastica restrizione sull’esportazione di prodotti bovini (leggi qui) tra maggio e ottobre 2021. “Il governo nazionale ha adottato una serie di misure per fermare gli aumenti generalizzati della catena del valore”, spiega l’economista Hernán Letcher. “L’effetto di queste politiche si è visto subito: non solo la dinamica al rialzo è stata tagliata da un mese all’altro, ma i prezzi sono diminuiti accumulando un calo del 3% negli ultimi quattro mesi”. C’è chi crede, però, che l’operazione non sia risolutiva. David Miazzo, capo economista della Fundación Agropecuaria por el Desarrollo de Argentina (Fada) sostiene infatti che “dal punto di vista del governo è stato raggiunto l’obiettivo a breve termine. Ma presto inizieremo a vedere gli effetti a medio termine, ovvero che il prezzo della carne aumenterà ancora: siamo in un contesto inflazionistico molto importante, dove tutti i prezzi dell’economia salgono e, probabilmente, la carne salirà più fortemente, a causa del calo produttivo”.

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