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Assocaseari, il punto settimanale: giorni fiacchi per il mercato nazionale del latte. Milano, invece, dà l’esempio per il burro che sale di 0,10 €

2021-09-20T13:10:15+02:0020 Settembre 2021 - 13:10|Categorie: Formaggi, in evidenza|

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di Assocaseari, rivela che la scorsa settimana è stata più calma della precedente. In particolare il mercato nazionale si è dimostrato più fiacco. Il bollettino del burro di Milano, invece, dà l’esempio agli altri bollettini europei e Kempten aumenta di 0,10 euro. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– All’estero, quello che tira sempre è il latte crudo, difficile da trovarsi anche pagando 0,48 €/kg in Francia e 0,49 €/kg in Germania. Lo scremato a 0,27 €/kg ma anche lì poca disponibilità. Un po’ più di disponibilità rispetto alle settimane precedenti per la crema: divertente la giornata di mercoledì che apre con prezzi che vanno da 2,33 €/kg a 2,38 €/kg, già all’ora di pranzo anche i più esosi si sono allineati ai 2,30 €/kg. Venditori che hanno voglia di vendere ma non sotto la soglia dei 2,30 €/kg, ricordiamoci che cambiare di decina quando il mercato cala ha sempre un piccolo effetto traumatico. Freddezza da parte dei compratori che visto l’andazzo tengono duro. Staremo a vedere chi la vincerà. I suddetti prezzi si intendono franco arrivo Nord Italia con un costo di trasporto che incide tra 5 e 10 €/ton. Sul mercato nazionale, la scorsa settimana è sembrata più fiacca della precedente, forse anche perché, malgrado alcuni caseifici abbiano ricominciato a produrre, di latte crudo ce n’è ancora in abbondanza, trattato ancora ai livelli di due settimane fa, poi logicamente c’è sempre chi spunta un po’ di meno e che ottiene un po’ di più. La scorsa settimana, l’interesse da parte di alcuni operatori a mandare il latte a Nord delle Alpi è stato sempre più evidente. Lo scremato anche vale un po’ più dello straniero perché lo 0,27 €/kg anziché essere arrivo è partenza. Stessa cosa per la crema nazionale di qualità che, grazie ai livelli dei mercati esteri, viene pagata 6 sopra il bollettino. I suddetti prezzi si intendono franco partenza.

– Diamoci un po’ di arie. Essendo il bollettino di Milano il primo della settimana, potremmo dire che forse per la prima volta abbiamo dato l’esempio per il burro poi seguito dagli altri. Kempten aumenta di € 0,10 il massimo, oggi 4,20 €/kg, e lascia invariato il minimo a 4,05 €/kg, ottenendo un prezzo medio di 4,125 €/kg, rimanendo ancora al di sotto del prezzo pagato dalla Gdp tedesca. L’Olanda aumenta di € 0,09 e diventa 4,12 €/kg. La Francia, dopo mesi, è la più bassa avendo confermato i 4,10 €/kg. La media a tre è 4,115 €/kg. Sul mercato si continuano a vedere offerte con prezzi ben al di sopra delle quotazioni dei bollettini. Resta in tensione il burro da pasticceria che un po’ avverte la poca disponibilità di materia grassa e un po’ l’assenza di Corman, il cui stabilimento è ancora in riparazione per i danni subiti dall’alluvione. Il risultato è che la caccia alla merce è più aperta che mai.

– Il latte in polvere anche questa settimana ha tutte le freccette verdi, sia per lo scremato alimentare che per lo zootecnico, tranne per l’intero tedesco che però era aumentato di molto. Per quel che riguarda le offerte su ottobre e dicembre vi è unanimità di pensiero offrendo tutti, centesimo più centesimo meno, allo stesso livello. Le cose si fanno interessanti se invece si comincia a parlare del primo trimestre del 2022 con offerte che variano di centinaia di euro da operatore a operatore.

Siero: anche qui la Germania fa eccezione, con l’unica freccetta gialla per l’alimentare mentre invece le rimanenti sono tutte verdi. Questa settimana, di freccette rosse neanche l’ombra.

– I bollettini nazionali dei formaggi segnano un calo delle quotazioni delle voci del Grana Padano stagionato a Milano, Cremona e Mantova, mentre a Verona aumentano quelle del ‘fuori sale’ e dello stagionato 15 e 20 mesi. Ancora in aumento le quotazioni del Pecorino Romano a Milano. Le quotazioni medie europee dei formaggi segnano una freccetta verde al rialzo per il Gouda a 3,34 €/kg, l’Edamer a 3,32 €/kg e il Cheddar a 3,26 €/kg, mentre resta invariato l’Emmentaler a 4,90 €/kg.

NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato.

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