Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: ancora richiesto il latte nazionale. Riprende la produzione di formaggio

2020-11-23T09:04:26+02:0023 Novembre 2020 - 09:04|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di  Assocaseari, rivela un mercato sempre in evoluzione, con una buona domanda di latte sul mercato nazionale. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

-Ancora richiesto il latte nazionale, sia per la domanda dei supermercati, ma anche perché la quantità disponibile è un po’ meno visto che molti hanno ricominciato a mandare il latte in caldaia. Scambi perlopiù tra 0,36 e 0,37 €/kg partenza con qualche punta anche a 0,375 €/kg. Con la ripresa della produzione di formaggio, comincia a esserci un po’ più di panna disponibile, che viene trattata intorno a 1,74-1,75 €/kg partenza. Sempre buona la richiesta di scremato con prezzi che oscillano tra 0,24 e 0,245 €/kg partenza. Sui mercati esteri, sempre esose le richieste di latte crudo con prezzi in alcuni casi superiori a 0,40 €/kg tiene lo scremato, impazzisce invece la crema con richieste che oscillano tra 1,65 e 1,70 €/kg reso a seconda del Paese di origine, anche se cominciano già ad esserci offerte al ribasso per consegne su tutto dicembre.

– Bollettini del burro invariati in Olanda e in Francia, rispettivamente a 3,30 €/kg e 3,32 €/kg. Kempten fa invece segnare una diminuzione di € 0,05 sul prezzo massimo che si assesta a 3,50 €/kg, invariato il minimo a 3,35 €/kg. Il prezzo medio questa settimana dei tre Paesi che prendiamo in considerazione è 3,348 €/kg. Completamente diverso l’andamento sui mercati dove, sicuramente un po’ per effetto della crema, un po’ per il periodo dell’anno, le offerte che dieci giorni fa erano intorno a 3,35 €/kg sono tornate a 3,45 €/kg franco arrivo Nord Italia. C’è inoltre da notare che i ritiri dallo stoccaggio privato questo mese sono stati molto consistenti, con ben 24.600 ton ritirate in ottobre. A questo punto, restano in stoccaggio solo 29mila ton circa, meno della metà rispetto alle 67.700 ton che erano state consegnate.

– Sul latte in polvere c’è un po’ di indecisione questa settimana, con lo scremato per uso alimentare che sale in Germania, resta invariato in Olanda e diminuisce in Francia; l’intero, invece, resta invariato in Germania e Francia e sale in Olanda. Sul mercato, ogni volta con una scusa diversa, dicono che i prezzi sono in aumento però alla fine sono tre mesi che oscillano di 30 €/ton in su o in giù. C’è da notare, però, che la disponibilità di merce fresca è relativamente bassa, mentre invece c’è ancora molta merce di questa primavera.

– Chi ci prende in giro è il siero in polvere che una settimana sale e una scende, un’altra cala e un’altra aumenta, e quando sei convinto che debba veramente diminuire ecco che tutti e tre i bollettini risalgono.

– Continuano ad aumentare le quotazioni dei formaggi duri nazionali Dop nelle Borse Merci italiane. A livello europeo, quotazioni medie in aumento per il Cheddar a 3,09 €/kg, l’Edamer a 3,12 €/kg e il Gouda a 3,20 €/kg, in calo per l’Emmentaler a 4,98 €/kg. Delle 47.700 ton di formaggio stoccate questa primavera, rimane nei magazzini poco meno della metà della merce cioè 27.865 ton.

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