Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: finalmente stabili le quotazioni dei formaggi in Italia

2020-06-22T09:06:20+02:0022 Giugno 2020 - 09:06|Categorie: Formaggi|Tag: , |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di  Assocaseari, rivela un mercato influenzato dall’andamento climatico, sia in Italia sia all’estero. Tornano stabili, dopo settimane in calo, le quotazioni di tutti i formaggi sul mercato nazionale. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

-Sul mercato estero, relativamente brillanti Germania e Polonia che, malgrado produzioni ancora alte visto il relativo brutto tempo, non hanno bisogno di offrire grossi quantitativi di latte crudo e non stanno spingendo al ribasso come gli altri Paesi lo scremato; in merito alla crema le richieste partono sempre il mercoledì da 1,72 €/kg per poi arrivare alla media di 1,70 €/kg a fine settimana. Negli altri Paesi la situazione è un po’ più pesante, con la crema che si aggira intorno a 1,65 €/kg e il latte scremato a prezzi ben più bassi di 0,17 €/kg. Siamo curiosi però di vedere come e di quanto si modificherà la situazione con l’arrivo dei primi caldi. Suddetti prezzi sono da intendersi franco arrivo Nord Italia.

Anche in Italia il clima sta influendo molto, con la raccolta che non accenna a diminuire e i consumi dei prodotti estivi quali mozzarelle e gelati che hanno di nuovo rallentato. Gli operatori, forse resi più sensibili dopo tre mesi di lockdown, si preoccupano moltissimo anche per quella che si spera sia solo una nuvola nera di passaggio, non una tempesta in arrivo. Fatto sta che il latte crudo intero, dopo essere partito benino, è sceso purtroppo a 0,35 €/kg, mentre lo scremato spesso pur di non accettare prezzi troppo bassi viene utilizzato in altri prodotti. Per fortuna i gelatai stanno preparando i loro fabbisogni e continuano a comprare molta crema che viene trattata con premi notevolmente superiori rispetto al bollettino.

Burro: Kempten finalmente con il +0,05 sul minimo a 3,15 €/kg ed il +0,10 sul massimo a 3,30 €/kg si adegua sulla media di 3,225 €/kg al mercato. Ci lascia perplessi l’invariato olandese, che a questo punto segna 100 €/ton in meno rispetto alla media tedesca e al prezzo francese che essendo ieri salito di € 0,05 si porta a 3,22 €/kg. Oltretutto, è proprio l’Olanda quella che conferisce ogni settimana molta più merce degli altri Paesi allo stoccaggio privato. La media di questi tre Paesi che prendiamo in considerazione è € 3,188/kg. Anche settimana scorsa lo stoccaggio privato di burro è aumentato di 6.600 ton, di cui 2.200 l’Olanda, 1.700 ton la Germania e 1.000 ton sia l’Irlanda che la Francia. Con questa sesta settimana, allo stoccaggio privato sono state conferite 50.000 ton di burro di cui 17.600 ton dall’Olanda. Sul mercato comincia ad esserci più offerta di burro di siero, ma per quel che riguarda il markenbutter le offerte sono sempre intorno a 3.300 €/ton reso Nord Italia.

– Quotazioni del latte in polvere in ribasso su tutti e tre i principali bollettini, con però delle latterie che non riescono a far fronte a queste richieste di consegna che si sono risvegliate tutto d’un botto dopo tre mesi con parte dei clienti che hanno ritirato lo zero periodico. Si nota sempre voglia di prezzi elevati da parte delle latterie, invece voglia di vendere da parte dei commercianti. Per quanto riguarda lo stoccaggio privato del latte in polvere, sempre quantitativi estremamente bassi, 2.000 ton questa settimana e nelle sei settimane solo 11.200 ton.

– Sia Germania che Olanda freccia rossa per il siero in polvere e si sono portati a valori simili a quelli francesi, che infatti sono rimasti invariati.

– Nelle principali Borse Merci italiane, questa settimana restano stabili le quotazioni di tutti i formaggi, compresi quelli duri che stavano calando ormai da settimane. Quotazioni medie europee in aumento per l’Edamer a 2,96 €/kg, il Cheddar a 3,02 €/kg ed Emmentaler a 4,88 €/kg, in calo per il Gouda a 3,04 €/kg. Questa settimana sono state stoccate 918 ton di formaggio, di cui 600 circa in Francia. In sei settimane, sono state ammassate 43.000 ton circa di formaggio.

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