Assolatte, nel 2021 produzione a +1,3%. L’invito di Zanetti a mobilitarsi contro le alternative artificiali

2022-06-23T11:54:55+02:0023 Giugno 2022 - 11:54|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , , |

Milano – Nel 2021, le consegne di latte sono cresciute del +3,3%, attestandosi a 13,1 milioni di tonnellate. Mentre la disponibilità di burro è salita del 2,1%, quella di yogurt e altri latti fermentati del 6,4%, il latte alimentare del 7,2% e i formaggi del 5,3%. Al tempo stesso, però, sono aumentati i costi di produzione: +400% il gas naturale, +170% i noli dei container, +48% il cartone, +73% la plastica, +46% i pallet. A segnalarlo è Assolatte in occasione della 77esima assemblea dell’associazione, come riportato da Efa News.

Se in Italia i consumi diminuiscono (-2,3% il latte alimentare e -1,5% i formaggi), è l’estero a guidare la crescita del comparto. Nel loro insieme, i prodotti lattiero caseari venduti fuori dall’Italia hanno generato 4,1 miliardi di euro di fatturato, di cui 3,5 miliardi legati ai soli formaggi. Questi ultimi hanno superato per la prima volta le 500mila tonnellate, attestandosi a 521mila. Tra le principali destinazioni Francia, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Polonia e Svezia, tutte quante cresciute a doppia cifra.

Per il 2022, è previsto un generale peggioramento. Le consegne di latte sono state stabili per tutto il primo trimestre: -0,2% rispetto all’analogo periodo 2021. C’è stato, invece, un rallentamento per quanto riguarda i derivati del latte, in particolare formaggi (-1,1%) e creme (-4,6%). In generale, infatti, è la domanda interna a essere calata per effetto dell’inflazione. Al contrario, l’export tiene e continua a crescere a ritmi sostenuti.

“Siamo fieri dei risultati raggiunti, perché nonostante l’ondata negativa che ci ha travolto lo scorso anno la nostra produzione è cresciuta dell’1,3%”, ha commentato Paolo Zanetti, presidente dell’associazione. Focus anche sull’industria dei prodotti alternativi al latte vaccino contro cui si schiera Assolatte: “Lanciamo l’allarme per una mobilitazione globale: agricoltura, industria, politica e istituzioni, dobbiamo essere tutti uniti per dire un no secco e definitivo a queste produzioni artificiali”, ha concluso il presidente.

 

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