Legnaro (Pd) – Sale a 9 milioni il numero degli animali abbattuti a causa dell’influenza aviaria H5/H5N1 che da due mesi sta colpendo il Veneto e la Lombardia. Secondo i dati pubblicati oggi dall’Istituto zooprofilattico delle Venezie, da metà ottobre sono stati chiusi più di 260 allevamenti di tacchini, polli e galline, in quanto focolai dell’epidemia, la maggior parte dei quali è localizzata nel veronese. La situazione potrebbe avere forti ripercussioni sull’economia del settore – tra cui l’avvio delle importazioni di polli e uova dall’estero, come ha recentemente sottolineato Michele Barbetta, presidente della sezione avicoltori di Confagricoltura Veneto (leggi qui) – ma non sulla salute dell’uomo. Il virus, infatti, passa da animale ad animale ma non tra specie.