Bologna – In Italia, la distribuzione moderna rimane il primo canale per gli acquisti di prodotti bio, con il 58% del totale delle vendite che vengono effettuate al suo interno. I negozi specializzati, invece, ne detengono il 23%. Il convegno ‘Bio nella distribuzione moderna italiana’ che si è tenuto a Marca 2023, realizzato nell’ambito della campagna Being Organic in Eu promossa da FederBio in collaborazione con Naturland, ha fatto emergere questo dato. Come si legge nel comunicato, nel 2022 il totale del paniere agroalimentare nella Dm segna una crescita a valore del 7,8%. La crescita del biologico è più contenuta: +1,6% a valore. Guardando i volumi, il bio segna un +1,5%, a fronte dell’incremento molto contenuto del totale del carrello alimentare (+0,4% a volume).
La Mdd rappresenta per il bio oltre il 50% delle vendite, con una crescita del 4% a valore; le marche industriali, invece, hanno visto il bio in freanata (-0,9%). In Dm, le categorie di prodotti bio più vendute sono: la drogheria alimentare (pasta, prodotti da forno, conserve, sughi) che pesa il 57% sul totale delle vendite a valore; il fresco (formaggi, salumi, yogurt, uova) con il 21%; e l’Ortofrutta con il 12%. I prodotti maggiormente venduti sono uova, confetture e spalmabili base di frutta, e sostitutivi del latte.