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Bonomi (Investindustrial): “Nell’alimentare abbiamo fatto 30 acquisizioni in tre anni, la prossima sarà un’azienda di pasta negli Usa”

2024-03-05T12:34:32+02:005 Marzo 2024 - 11:38|Categorie: Grocery, in evidenza, Mercato|Tag: , , , , , |

Milano – Andrea Bonomi, fondatore di Investindustrial, è a capo di un fondo che ha in portafoglio 13 aziende made in Italy con un fatturato di 11 miliardi di euro. “Non scegliamo le aziende una dopo l’altra secondo le opportunità che emergono sul mercato. La realtà che selezioniamo deve integrarsi perfettamente nel modello che Investindustrial ha in testa”, dichiara al Corriere della Sera. “Stiamo costruendo un polo dell’alimentare che già oggi fattura 8 miliardi, con 20mila persone in 116 impianti e 20 siti di ricerca e sviluppo. Dagli ingredienti di Csm alle passate de La Doria fino ai tappi di Guala Closures e Eataly“.

Il problema della aziende italiane, prosegue Bonomi, è che “non hanno i capitali, le dimensioni, il supporto per espandersi. […] Se investiamo in un’azienda abbiamo già visto l’aggregazione della sua filiera, anche negli Stati Uniti e in Asia. Ci siamo inventato il polo dei prodotti da forno surgelati e del gelato. Il mondo crede che il pane e la pasticceria siano sinonimo di Francia. Gli italiani sono più bravi, eppure questo settore all’estero non lo rappresentiamo adeguatamente”.

Un altro focus di rilievo è nel settore pasta, come spiega sempre il Ceo di Investindustrial: “Stiamo acquistando negli Stati Uniti un’azienda familiare che fattura 500 milioni di dollari e produce pasta. Andrà sotto il cappello dell’italiana Amalfi che fattura quasi 3,5 miliardi e a cui fa capo La Doria, già primo produttore in Europa di pelati e polpa di pomodoro. Nel settore alimentare abbiamo fatto 30 acquisizioni in tre anni e ora le nostre aziende hanno impianti in Europa e in America. L’Asia e il Medio Oriente hanno ancora del potenziale inespresso”.

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