Caffè italiano (2). La replica di Luigi Odello (Iiac): “La nostra tazzina vanta sacrifici e genialità. Siamo ambasciatori nel mondo”

2021-08-16T14:09:02+02:0016 Agosto 2021 - 14:09|Categorie: Grocery, in evidenza|Tag: , , , |

Milano – Hanno provocato non poche polemiche le dichiarazioni rilasciate a La Repubblica da Massimiliano Tonelli, ex direttore de Il Gambero Rosso. In difesa del caffè italiano interviene Luigi Odello, presidente dell’Istituto internazionale assaggiatori caffè (Iiac). “L’Espresso Italiano (le iniziali maiuscole sono d’obbligo per noi) ha una storia bellissima scritta da stuoli di mastri torrefattori e costruttori di attrezzature, una storia fatta di sacrifici e di genialità, tanto da fare diventare la nostra tazzina un ambasciatore in tutto il mondo”, spiega Odello. “Che L’Espresso Italiano abbia necessità di una difesa attiva è indubbio, ma non solo nei confronti di chi eroga una bassa qualità nel nome della tradizione, ma anche di chi fa dell’innovazione, per nescienza o ignoranza, un tradimento della tradizione. Le spremute di limone che ci vengono propinate come specialty non sono il peggio, perché non è raro imbattersi in caffè dal sentore di formaggio, per non parlare di quelli che sanno di frutta marcia venduti come l’ultimo grido della moda”.  E conclude: “L’Espresso Italiano vive di un perfetto equilibrio, di una tostatura piena di caffè di qualità, di una barista che sa estrarlo alla perfezione. Lo scorso anno le commissioni dell’Istituto internazionale assaggiatori caffè (che vanta oltre 12mila allievi in 40 paesi del mondo) hanno valutato 367 caffè provenienti da 13 paesi secondo le regole scientifiche dell’analisi sensoriale. Caffè buoni anche dall’estero? Sicuramente sì, ma di certo le miscele italiane hanno avuto un piazzamento altissimo. E noi non parliamo per sentito dire”.

 

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