Napoli – Secondo un’indiscrezione lanciata da Milano Finanza, parte della famiglia Rubino, a cui fa capo Kimbo, starebbe valutando la possibilità di vendere le proprie quote e aprire il capitale del gruppo a nuovi soci.
La notizia, non ancora confermata dalla storica azienda campana, nota per i brand Kimbo, Kosé, Caffè Karalis e La Tazza d’oro, potrebbe essere motivata da due diverse ragioni. La prima, spiega il quotidiano, potrebbe ricollegarsi alle difficoltà recentemente riscontrate nella gestione operativa del gruppo. La mancata approvazione del bilancio 2021 ha infatti portato a un presidio da parte dei lavoratori dello stabilimento di Melito di Napoli, preoccupati per lo sviluppo occupazionale del sito. Inoltre, al fine di “dirimere i differenti punti di vista nati all’interno della famiglia azionista”, riporta il Sole 24 Ore, era stata fissata un’udienza per l’11 gennaio presso il Tribunale di Napoli, poi posticipata ai primi di febbraio.
Nel frattempo l’azienda, continua MF, avrebbe tentato di arginare la preoccupazione sottolineando che “l’Ad Roberto Grasso lavora da mesi alacremente alla ricerca di soluzioni che garantiscano la continuità aziendale e l’assoluto mantenimento dei livelli occupazionali”.
La seconda motivazione, prosegue Milano Finanza, avrebbe invece a che fare con discussioni non risolte tra alcuni membri della famiglia Rubino sulle strategie da seguire per accelerare lo sviluppo della società dopo la pandemia.
