Bologna – Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo, interviene in merito all’indagine cinese anti-dumping su latte e formaggi europei (leggi qui). In un’intervista al Corriere dice che “Il settore lattiero caseario sembra sempre quello destinato a pagare le conseguenze più pesanti quando ci sono tensioni geopolitiche o commerciali”. E aggiunge: “La Cina, pur non essendo uno dei primi mercati per l’export italiano di prodotti lattiero caseari, è in decisa crescita e quindi saremmo sicuramente penalizzati. È un paese enorme dove ci sono opportunità interessanti. Queste nuove tensioni potrebbero compromettere le prospettive di crescita future”.
Ad oggi, Granarolo registra in Cina un giro d’affari di 10 milioni di euro: “Funzionano bene il mascarpone, la panna, il latte Uht e il latte per bambini”, dice Calzolari. E continua dicendo che gli scambi internazionali sono fondamentali per il gruppo, di cui il 40% del fatturato deriva dalle vendite all’estero.
Sull’eventuale ritorno di Donald Trump negli Stati Uniti, il presidente di Granarolo afferma che “I dazi di Trump hanno fatto molto male al comparto, in particolare al Grana Padano e al Parmigiano Reggiano”, ma ciò che preoccupa davvero il gruppo sono “I conflitti in corso”.
Immagine presa dal sito di Granarolo
