Milano – 500 miliardi di dollari. A tanto ammonta attualmente, secondo l’ultimo report pubblicato dall’Area studi Mediobanca, il valore mondiale del cibo ‘modificato’. Ne fanno parte la carne sintetica, i cibi ‘senza’, quelli ‘arricchiti’, gli alimenti vegan, tra cui le bevande alternative, e gli integratori. Come si legge su Il Sole 24 Ore, gli analisti affermano che questo mercato potrà contare su un tasso di crescita medio annuo del 6,9% che porterebbe il comparto a 750 miliardi di dollari entro il 2027. Anche in Italia l’attenzione verso questi prodotti è in crescita. Nel campo degli integratori, ad esempio, il Bel Paese rappresenta il maggior mercato europeo, con acquisti che nel 2020 hanno raggiunto i 3,8 miliardi di euro. L’insieme dei prodotti ‘senza’, poi, vale 6,9 miliardi, dove in testa troviamo i prodotti gluten free, senza conservanti, senza lattosio e senza olio di palma. Interessante anche il mercato delle proteine alternative. Che, secondo il report, entro il 2035 dovrebbe passare dall’attuale 2% all’11% del mercato complessivo delle proteine. Un capitolo a parte è dedicato alla carne coltivata in vitro, un segmento destinato a crescere. Basti vedere come nel mondo, nel 2020, le circa 100 start up impegnate nella coltivazione di carne abbiano raccolto capitali per 370 milioni di dollari, sei volte l’ammontare del 2019. Da non sottovalutare, infine, la potenza delle farine di insetti, un segmento su cui gli investitori mondiali si stanno già misurando: si stima che nel 2023 l’industria mondiale degli insetti raggiungerà un valore di circa un miliardo di dollari, per raggiungere i 4,6 miliardi nel 2027.
